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R. e la Belina

  • Dani
  • 14 apr 2015
  • Tempo di lettura: 1 min

Quando lavori in un nido devi metterti in testa che tutto ciò che ti si presenta di fronte può essere in qualche modo simile a te ma non ti sarà mai identico. E perciò il tuo compito è districarti in questo mare di similitudini e differenze, atteggiamenti che riconosci e altri che tenti a rifiutare, con l'obiettivo di tener dentro tutto e tutti e dare ad ognuno la possibilità di essere... quel che è.

E così molti anni fa abbiamo avuto al nido una bimba, R., che a quell'epoca aveva un paio d'anni.

C'è stato un periodo in cui lei era assolutamnte convinta di avere una gattina. Una gattina di nome Belina. Peccato che quella gattina la vedesse solo lei!

Non mi sono mai divertita tanto.

Cercavi di sederti accanto alla bimba e quella ti rimproverava: "Attenta! Schiacci la Belina!" "O scusami... non l'avevo proprio vista!".

La micina è vissuta con noi per un po' di tempo... finchè un giorno è arrivata una sorellina... una sorellina che potevamo vedere tutti... e della Belina nessuno ha più saputo nulla.

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