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Una situazione raccapricciante

  • Dani
  • 19 mar 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

Siamo nel 2003... o 2004.

Aicha è una bambina sveglia, di ormai due anni.

Ci troviamo ancora nell'x Istituto Sordomuti, a Torre Boldone. Lo spazio è molto ampio (un ex palestra suddivisa con qualche muro in carton gesso) e poco attrezzato (dobbiamo lavare i piatti nei lavandini dei bimbi in bagno).

Qulel giorno ci troviamo, io e Chiara, a gestire il dopo pasto.

Chiara si propone per pulire la cucina e lavare i piatti,

io sto nel salone con i bambini (ai tempi 7, siamo ancora nido in famiglia).

Tra il salone e la cucina c'è il pianerottolo d'ingresso, che, volendo, può restare chiuso tra il cancellino che dà sulle scale e le due porte (del salone e della cucina).

Fatto sta che sia una che l'altra siamo convinte che Aicha sia con la collega.

Ora, in un nido questo non è grave: gli spazi sono pensati apposta per fare in modo che i pericoli siano limitatissimi e noi siamo convinte che ai bambini vada data la libertà di potersi gestire in autonomia...

Perciò nessuno si allarma se Aicha non è proprio lì accanto a sè.

Ad un certo punto sento un urlo.

Chiara.

Appare dalla cucina e si richiude la porta alle spalle.

Ha gli occhi fuori dalle orbite e uno strano sorriso che mi fa capire ch se non altro non è niente di grave.

"Vieni a vedere!!"

Apro la porta che dà sul pianerottolo.

Avete presente le scene del crimine? CSI?

Ecco, la situazione ricorda molto una scena del crimine.

Però al posto del sangue... c'è la cacca.

Cacca sul pavimento.

cacca sui mobili.. con la tipica manata che striscia verso il basso.

Cacca sui muri. L'impronta di una mano...fatta con la cacca

Insomma... cacca ovunque.. sparsa un po' qua e un po' là.

Evidentemente Aicha l'aveva fatta e le stava dando fastidio. :)

"Io penso alla bambina. Tu pensi all'ambiente" mi ha detto Chiara.

Ci abbiamo messo un po' per ripulire tutto.

Aicha è stata lavata con acqua e sapone, salviettine umide, cosparsa di crema profumata Soprattutto il ricordo migliore va ai capelli crespi crespi di Aicha (originaria del Burkina Faso)... da cui la cacca non si staccava.

Ma l'odore di cacca non se ne voleva proprio andare. Ce lo sentivamo dappertutto...ormai era dentro il naso...

 
 
 

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