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La storia di M. e P. (seconda parte)

  • Dani
  • 12 mar 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

Sono passati un paio di mesi.

Ormai P. è ben inserita (e quando mai ha avuto un problema?) all'interno del nido.

Un giorno M. arriva con una faccia strana.

"Va tutto bene?"

"Sì"

"Sei sicura?"

"Devo trovare un altro letto. Non posso più usare il divano su cui dormo con P. perchè arrivano dei parenti dei proprietari dell'appartamento e il divano serve per loro"

"Da quando?"

"Oggi"

"Come oggi? E dove vai? Hai qualcuno a cui chiedere?"

"Sì, ancora qualcuno sì. Ho già chiesto in giro.. ma un bambino in casa non lo vuole nessuno.. perchè magari poi di notte piange... disturba"

"ok. Lascia P. e vai a cercarti una casa per passare la notte".

Ancora una volta.. orrore.. rabbia.. grande senso di impotenza.

Passo la giornata sperando che riesca a trovare quacosa.

Alle quattro torna. Senza un letto in cui dormire. Senza un tetto...

C'è con me in quel momento una mia amica che viene a lavorare a Iqbal nel pomeriggio.

Facciamo un giro di telefonate e si stabilisce che la sera ceneremo tutte insieme a casa mia e che poi M. e P. andranno a dormire dalla nonna della mia amica che per quella sera, e solo per quella sera, accetta di offrire un posto a delle perfette estranee.

Intanto cominciamo a pensare a quale soluzione trovare per la sera successiva.. e anche tutte le altre.

Altro giro di telefonate alle altre educatrici che in quel periodo si alternano in Iqbal...

Qualcuna fa il nome del Villaggio Gabrieli. Qualcuna ha un contatto.

Chiamiamo.

Ormai è giovedì. Potranno vederci solo sabato mattina.

Durante il venerdì M. riesce a trovare una sistemazione per sè... ma non per la figlia.

A quel punto ci accordiamo che P. verrà a dormire da me.

Ancora oggi mi chiedo come ho fatto a non arrivarci. A non pensare che probabilmente M. sarebbe stata disposta a dormire anche per terra in casa mia (che non avevo posto in cui farla stare).. pur di rimanre lo stesso vicina a sua figlia.

Comunque

questa fa parte delle cose che impari solo vivendo

e solo avendo a tua volta dei figli...

Comunque

P. passa la nottata in casa nostra.

Il mattino dopo la riporto alla mamma e mi trovo con le mie colleghe al Villaggio Gabrieli.

Casa Sofia.

Ho un bellissimo ricordo di quella casa

e ancora più bello delle persone che ci hanno accolte.

Hanno capito al volo la situazione

e hanno deciso di accogliere M. P.

con un progetto preciso, che avesse un termine anche temporale.

Quella sera P. è tornata a dormire da noi. E anche la sera seguente.

Da lunedì finalmente M. e P. hanno potuto ricominciare a dormire vicine, come piaceva a loro,

in un luogo caldo, sano, pulito... e soprattutto dove hanno trovato persone che le hanno accolte e le hanno sostenute.


 
 
 

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